mercoledì 28 dicembre 2011

Sociopatologia sintattica ovvero io

Scritto il 3 agosto 2009


Nell'ultimo week end il mio chi-lo-avrebbe-mai-detto asfittico cervelletto è stato impegnato in operazioni a lui poco note: decidere se e come partecipare all'inaugurazione, attesissima e strombazzatissima, di una super discoteca vicina a casa mia. Il solito srotolamento di pro e contro che il mio cervellino accompagna a ogni  scelta, è stato questa volta ostacolato, anzi intasato,  meglio inficiato, da anomalie sintatto-semantiche tutto fuorchè previste. Nelle vesti di un mantra, la questione ritornava automaticamente a ronzarmi in testa, affinche il mio intelletto potesse afferrarne un evasivo perchè:



"Andrò in discoteca questa domanica;

Domenica sera la passo in discoteca;

Io vado in discoteca;

In discoteca vado io;

Questa sera andrò a ballare;

In discoteca di balla, io vado a ballare in discoteca;

In discoteca si va a mezzanotte;

Devo vestirmi per andare in discoteca;

Se mi vesto così mi cacciano fuori dalla discoteca?

Tutti insieme in discoteca!".



Una ricerca di senso e di posto a parole che nel mio archetipo grigiastro non trovano collocazione (e quindi non si può formare la rappresentazione mentale effettiva che le parole costituiscono, da qui la crisi morfologica¹). Il che è strano perchè, pur se molto rare, non sono del tutto esente da sortite in discoteche o luoghi affini e "ballamentosi". Quasi tutte piuttosto pallose invero, le sortite. Ma vabbè.

Credo, piuttosto, le mie sinapsi neuronali abbiano avuto difficoltà a collocare la mia (tozza) figura, in un ambiente tanto odiato e rifuggito dalla stessa. Un ambiente fatto di musica house, omologazione di abito e di palpito, presenza di tutti i borghesastri del paese e del circondario che "mai si farebbero sfuggire l'evento più IN del momento!! yap yap", il DOVER fare certe cose perchè "...e sennò che fai?", l'apoteosi del burinismo, il trionfo dell'apersonalismo*. Etcetera, etcetera.

Alla fine non ci sono andata.

Alla fine la lista dei pro e dei contro è emersa dalla confusione logica e ha sancito il suo inderogabile verdetto. Ma la scelta, questa volta, nell'acquisire il suo valore, ha ricevuto un grosso aiuto dalle inimitabili Inimmaginabili M ed N.

Ma questa è un'altra entusiasmante storia. Prossimamente sui nostri post.





¹ Un ripasso o una lettura delle basi delle Scienze cognitive, sono d'obbligo per  :

  1. comprendere appieno il sottile senso e l'ironia di questo scritto;
  2. per poter esprimere la famosa "penso, quindi sono", con cognizione di causa;
  3. perchè tutti dovrebbero conoscerle e chi non le consoce dovrebbe vergognarsi per questo.

* Sì, sono una semi-misantropa che cerca di compensare i vuoti della sua esistenza, svilendo quella di chi non si pone problemi e si adegua ed evidenzia il patetico della normalità, solo perchè lei non è in grado di adeguarsi nè di essere normale. E quindi?

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