mercoledì 28 dicembre 2011

Onore, dovere, gloria

Scritto il 30 maggio 2008

Il mondo saprà che degli uomini liberi si sono opposti ad un tiranno, che pochi si sono opposti a molti, e prima che questa battaglia sia finita che persino un dio re può sanguinare.



Tra le guerre e le battaglie combattute dai Greci che hanno
contribuito alla determinazione dei caratteri fondamentali della identità europea, spicca la battaglia delle Termopili, esempio per coloro che nei secoli a venire si trovarono a combattere per la libertà dell'Europa e dell'Occido il territorio ellenico e venivano "incastrati" nello stretto passaggio delle Termoente.
Era il 480 a.C. quando le inarrestabili armate di Dio-Re, Serse,invadevan
pili da un manipolo di spartani. 
300 guerrieri di Sparta, per la precisione.
Guidati dall'ardito Leonida e dall'incorruttibile tempra morale che caratterizzava il popolo spartano, questi impavidi andarono incontro a morte certa con la testa alta, nel nome degli uomini liberi, contro la promessa di soggezione e schiavitù di Serse, per ottemperare alle leggi di Sparta. Persero la battaglia, ma la guerra contro Serse fu vinta da una Grecia unita sotto il vessillo del sacrificio dei 300 e una gloria imperitura li ricorda ancora oggi quando la libertà e la democrazia vengono minacciate in qualsiasi loro forma.
Senza il loro sacrificio (e quello di altre migliaia di persone nel corso della storia) probabilmente non vivremmo in una democrazia. Per questo odio ogni forma di sabotaggio dei valori democratici: alcuni dicono che è inevitabile, altri che bisogna scendere a compromessi. Io dico che bisogna lottare e opporsi anche al più piccolo cedimento di quei valori, i soli che ci rendono fieri di essere donne e uomini occidentali. Quantomeno per rispetto nei confronti del sacrificio di questi uomini, del loro ricordo...

"Se un anima libera dovesse mai incrociare questo luogo in tutti gli innumerevoli secoli a venire, che le nostre voci ti giungano da pietre senza età. Va' passeggero, narra a Sparta che noi morimmo in obbedienza alle sue leggi" (300)




Scorcio di battaglia tratto dal film 300


Dei morti alle Termopili

glorioso è il destino, bella la fine
la loro tomba è un altare; invece dei lamenti funebri
vi è il ricordo, e il compianto è lode.
Una tale veste funebre né lo squallore
né il tempo che tutto doma avvolgerà nelle tenebre.


Queste tombe di uomini valorosi
come abitatrice la gloria dell'Ellade si scelse;

lo testimonia anche Leonida,
il re di Sparta, che di valore ha lasciato
grande ornamento e gloria imperitura.


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