mercoledì 28 dicembre 2011

Come il mio spirito patriottico muore asfissiato da una montagna di cacca

Scritto 3 ottobre 2008

Pare che il sentimento di amore per la patria sia geneticamente radicato in noi. 
Pare ci sia dalla nascita ma non sia autosufficiente. 
Pare, quindi, che debba venire coltivato nella fanciullezza, concimato nell'adolescenza, 
potato nella giovinezza et voilà! Splendido fiore splendente nell'età adulta. O almeno è così 
che ci hanno inculcato i vari Presidenti della Repubblica nei vari discorsi alla nazione dei vari
ultimo dell'anno. 
Ma...
Eh, c'è sempre un "ma". 
In questo caso non un "ma" trascendentale, riguarda solo il mio personale spirito patriottico,
non quello dell'intera nazione, anche se, credo in tutta onestà, che l'intera nazione dovrebbe
quantomeno fermarsi e chiedersi di quanto amore sia, questa patria, degna e se non sia 
invece il caso di investire questo beneamato amore in opere e idoli più degni.
Dicevo. 
Dicevo che al mio personale-non trascendentale patriottismo, viene offerto 
una tale quantità quotidiana di concime(per rimanere sulla metafora floreale, 
ovvero cacca), da esserne oramai, poverino, quasi del tutto morto asfissiato. 
Ora, star qui a descrivere la natura delle varie palate di concime non è 
divertente (nè tanto profumato oserei dire), ma qualcuna di queste vangate, 
qualche piccola montagnetta di cacchetta voglio proprio illustrala. 
Così, poco poco piano piano, tanto per essere masochisti...


=Andiam, andiam, andiam a censurar...
...cantano i piani alti terreni e celesti. 
In Italia censurano oramai di tutto, mi è capitato di leggere manga 
(Hunter x Hunter nella fattipecie) pieni di strisce nere celanti 
non si sa bene quale orribile orridume. Si potrebbe pensare che nel 
momento in cui decidi di sborsare il tuo denaro (e neanche tanto poco!)
per goderti una storia a fumetti, vorresti che fosse quantomeno 
completa e senza adombramenti fastidiosi e limitanti, ma evidentemente 
non è così. 
Più recenti e scandalizzanti sono state due censure passate quasi in 
sordina, forse perchè non eclatanti, ma appunto per questo danno 
l'allarmanete idea di quanto ci si sia abituati a usufruire solo di 
ciò che altri decidono per noi, ignorando totalmente il diritto a 
esprimere il nostro più spassionato pensiero.
Il primo fatto risale al luglio scorso quando il nostro - beneamato 
o maleamato che sia - Presidente del Consiglio ha deciso di censurare 
un'opera d'arte e non una qualsiasi, bensi "La verità svelata" di 
Giambattista Tiepolo, che faceva bella mostra di sè alle spalle dei 
ministri durante le conferenze stampa. La cosa più paradossale è che 
era stato lo stesso Berlusconi a volerlo! 
Motivo di tale abominio nei confronti della Dea Arte? 
Pare "offendesse la sensibilità del Popolo italiano". 
Ma la domanda sorge spontanea: come può un'opera d'arte, che in quanto 
tale, tocca le corde più emotive dell'animo umano, ledere la sensibilità 
delle persone?
Il popolo italiano è perfettamente in grado di apprezzare la bellezza di
un dipinto proprio grazie alla sua sensibilità, perchè dovrebbe essere
offeso dall'incanto?
Fatto sta che un bel giorno all'eterea Veritas è apparso il "reggiseno"...

Il secondo scandalo censorio riguarda da vicino noi blogger dalle libere 
vedute e che non troppe remore si fanno a esprimerle. 
A perpetrarlo un qualche null'altro facente emissario della Chiesta 
cattolica che ha minacciato di denunciare il blogger (il blog di 
riferimento è burbero.splinder.com) ideatore di banners raffiguranti il 
Papa e manifestanti la laicità del sito e le vedute del suo artefice, 
lontane da quelle prettamente papali. 
Tali Papabanner, sono stati adottati da altri blog e siti (io stessa lo
esibivo orgogliosamente in questo blog), che se lo sono visti scomparire
da sotto il naso,essendo stato eliminato dai gestori dell'hosting su cui
si trovava il banner e il fautore di tale legittima espressione 
iconografica di pensiero, è stato avvertito della possibilità di una 
denuncia a suo carico. 
Ma tale atto di antidemocrazia fanfarona non è servito: il detto blogger,
che ha tutta la mia ammirazione, ha riproposto il papabanner su un sito 
non italiano al servizio di chi vorrà riutilizzarlo.
Io sono tra questi, ovviamente: il banner non è un insulto, ma solo una 
presa di posizione e un'espressione di pensiero che sempre, sempre deve 
essere perpetuata, anche e soprattutto di fronte a gesti di limitazione 
e proibizionismo. 
 
Quale scelgo?


 = Fanatismo padano 
A quanto pare una volta all'anno Bossi e la sua truppa di leghisti si 
imbarcano in una missione degna di loro: riempire un bicchiere d'acqua 
da una parte e versare detta acqua da un'altra parte. Solo che questo 
bicchiere lo chiamano ampolla, quest'acqua è l'acqua del Po e questa 
follia ambulante è definita "Cerimonia dell'acqua del Po".
Dovrebbe essere una specie di gesto simbolico commemorante l'unione 
delle regioni sotto la benedizione del Po che si snoda per quel 
territorio che loro chiamano Padania e che noi chiamiamo nord Italia. 
Uno spettacolo deprimente, frivolo, stucchevole e un tantino spaventoso...



= Miss idiozia è...
...Miss Italia! E non solo la vincitrice, per carita...diamo a Cesare
quel che è di Cesare e alle miss quel che è delle miss. Tutto lo show
che ogni settembre ci ammorba con la sua pestilenziale presenza sulla,
ahimè, tv nazionale. D'altronde cosa si potrebbe desiderare di meglio 
che 4 o 3 o 5 o quante diamine sono, serate fatte di culi e poppe e 
gambe che fanno su giù da una scalinata, intervallate da frasi banali,
commenti demenziali e 200 nomi scanditi di continuo e resi nulli dalla
loro associazione a un numero?
Io dico: ma cosa diavolo può spingere delle ragazze a umiliarsi tanto?

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