mercoledì 28 dicembre 2011

Al di sopra del caos

Scritto il 30 agosto 2008

L'affannarsi giornaliero per stabilire un ordine generale o particolare, fa ridere i polli.
Tutto è un arrabbattarsi a tale fine: mestieri, costruzioni, scienza, madri che tormentano i figli per convincerli a ordinare la camera, ordinamenti che assettano il vivere comunitario, paci che riportano ordine dopo la guerra, guerre che scoppiano per sovvertire l'ordine in auge durante la pace, ecc ecc...
Ma è tutto inutile. L'ordine non è mai esistito realmente, è solo un' illusoria visione delle cose che la mente umana deve crearsi per riuscire a comprendere il mondo e dominarlo.  Solo un miraggio, che scherma il caos costante con tenera convinzione, elaborando ora questa ora quella teoria o spiegazione delle cose, in modo che vengano organizzate in uno pseudo ordine, non meno fantasioso dei Pantaloni Autorivoltanti. Esempio lampante: l'Universo, caos puro e primordiale strutturato dall'uomo (per quanto possibile), per poter essere compreso e studiato.
Personalmente ho sempre considerato l'ordine un affare da robot e macchine. Il Caos è mio compagno da una vita, l'unico. Regna perenne e prolifica intorno a me e, nella mia testa, è padrone assoluto. Sarà l'abitudine, ma solo quando i miei pensieri rullano disordinati ho idee e plasmo le migliori elucubrazioni.
La percezione del Caos ha radici antiche. Sono molteplici i volti che lo definiscono e spiegano, conferendogli sempre quel tono magico e regale quanto inquietante e arcaico che, in effetti, automaticamente suscita.
Tre delle MOLTEPLICI FACCE DEL CAOS:

Il Caos nella MITOLOGIA GRECA,...
In principio era il Caos, cioè un miscuglio universale e disordinato della materia, una forma indefinibile e indescrivibile che racchiudeva cielo, mare e terra. Il Caos era comunque una divinità capace di generare e la maggior parte dei figli del Caos furono divinità enigmatiche, cieche e capricciose. Ne nacquero anzitutto il Destino o Fato, divinità ora benigna ora ostile, potentissima e inesorabile, a cui tutte le divinità erano sottomesse e a cui tutti dovevano obbedire. Niente poteva cambiare i suoi decreti. Dal Caos nacquero altre divinità: l'Erebo, una specie di abisso senza fondo fatto di tenebre; la Notte, anche essa buia e misteriosa che portava agli uomini buoni consigli e donava il riposo; le tre sorelle fatali, le Mòire o Parche, ministre principali del Destino, figlie della Notte e dell'Erebo; la Discordia, testarda; la triste Vecchiaia. Più tardi nacquero divinità più clementi: la Concordia, L'Amore o Eros, il Giorno e finalmente Urano, cioè il Cielo e Gea, la Terra. Così grazie all'Amore, la Notte e il Giorno, alla Concordia e Discordia, Cielo e Terra incominciò a delinearsi il Cosmo, l'Universo, lasciando così la situazione di Caos per l'ordine

...nella scienza: LA TEORIA DEL CAOS,...

La teoria del caos è un settore della teoria matematica deisistemi dinamici  che si occupa dei cosiddetti sistemi caotici.

Un sistema dinamico si dice caotico se presenta le seguenti caratteristiche:
  • Sensibilità alle condizioni iniziali, ovvero a variazioni infinitesime delle condizioni al contorno (o, genericamente, degli ingressi) corrispondono variazioni finite in uscita. Come esempio banale: il fumo di più fiammiferi accesi in condizioni macroscopicamente molto simili (pressione, temperatura, correnti d'aria) segue traiettorie di volta in volta molto differenti.
  • Imprevedibilità, cioè non si può prevedere l'andamento del sistema in anticipo.
  • Le orbite nello spazio delle fasi restano confinate, cioè il sistema non evolve verso l'infinito per nessuna variabile. Si parla in questo caso di Attrattori. [Il termine "Teoria del caos" ha colpito parte dell'immaginario collettivo ed è entrata a far parte della cultura pop, insieme all'"effetto farfalla".]
...e nell' ARTE.





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