sabato 18 dicembre 2010

Stanchità 2

Stanca stanca stanca...
...di non concludere mai niente,
....anche delle immagini di inedito sofficie brillante bianco-neve-spuma-panna, che ricopre monti e prati e strade e case e tutto tutto tutto tutto è dappertutto che abbaglia e morde gli occhi, sulla spiaggia baciato dal mare, lambito dalle onde, spuma che mangia spuma, confusione di bianchi antitetici, neve che si dissolve in mare e lo corona di silenzio pulviscoloso e dondolante, mare calmo piatto all'inverosimile fagogita petali di giaccio così come raggi di sole birichini, che fendono nuvole incinte, di piccoli partorienti precoci che svincolano urlanti silenzio dalle cosce di nebbia della madri bigie, troppo lente, ancora smarrite nei cieli del sud, dalla Calafrica abbottonata ora al nord, che ne richiede le vestigia quantomeno, visto che il resto non può averlo, ma poi si stanca troppo presto di essere come lui e si (ri)vendica, inghiotte tutto, la sabbia bianca, ingoia la panna tra i suoi granelli adescando i fiocchi giocosi con promesse di splendori da paese dei balocchi "venite fiocchetti, oh... non siete mai stati qui non sapete che cos'è non sapete com'è, venite....qui c'è il caldo non lo conoscete il caldo? Peccato dovreste conoscerlo è uno slegamento dei sensi, un tiepido lucore che ti scioglie fino a prosciugarti la vita.". Stupidi fiocchi troppo precocemente venuti alla luce, dovevano restare ancora nell'utero tuonoso della mamma-cirro, avrebbero visuto, sarebbero cresciuti ammantando i boschi o le città mastodontiche del nord, invece di accontentarsi di ulivi che si spezzano, di case sparse e bottoncini di paesi incastrati nelle valli, di canne che si piegano fin terra, agrumeti dal colore troppo, troppo vivo per compensare il non colore del bianco. Come me...anche io sono fuggita in anticipo dalla pancia di mamma. Che abbia sbagliato? Che la voglia di libertà mi abbia giocato lì il suo tiro mancino?
"La libertà non è una cosa che si possa dare; la libertà uno se la prende, e ciascuno è libero quanto vuole esserlo" - James Baldwin 
...stanca di sentire rimbombare nelle orecchie le frasi di rivalsa e finta amicizia e indifferenza e stronzate di expseudoforsemaiesistite amiche, stanca di dover leggere su internet le loro rimostranze e battutine infantili senza che facciano loro qualcosa, stanca di continuare, dopotutto, a leggerle, 
...stanca di dover sempre io rincorrere, elemosinare, fare la prima mossa, ma che senso ha? Se nessuno mi vuole, se nessuno mi cerca ok, non imporrò la mia presenza a nessuno e non farò più la prima mossa. Basta, chiudo i battenti, sono stanca,
...sono stanca dopo la corsa assurda per negozi con mia madre a cercare regali e pacchi e pacchi-regali e cianfrusaglie inutili,
...stanca di incontrare ovunque parenti, di dovermi sopportare i loro sguardi languidi e soppesatori,
...stanca di dover svialare da chi cerca soldi per i bambini in ospedale, orrendamente stanca e in colpa per dover abbassare lo sguardo e chiedere scus, ma io soldi non ne ho davvero non ho una lira sputata, e se riuscirò a mandare 'sti cavoli di due euro a telethon sarà grasso che cola,
....stanca di non riuscire a trovare la ricetta dei bastoncini di zucchero americani,
...stanca di vicini imbecilli e menomati, borghesi e lobotomizzati, tutti tutti tutti,
...stanca di non riuscire a studiare bene,
...stanca di provare sentimenti di affetto e amicizia che si rivelano a senso unico e stanca, poi, di restarci male,
....stanca di non poter leggere o scrivere quando ne avrei una voglia matta,
...mi si chiudono gli occhi e non so come faccio a sare qui, una forza strana e portentosa che non è la prima volta che percepisco, muove le dita per conto proprio, mentre la mente sonnecchia, depositata in altri corpi alberiformi, alieni, spiritosi e totemici, strani non miei. Se stacco le mani dalla tastiera crollo dal sonno. Come fosse questo blog a tenermi in vita, a fornirmi energia e sostentamento adeguati a vivere visto che altrove non lotrovo, come se esistessi solo in quanto scrivo, sporadicamente, qua. E mi piace.


Stanca di tutto. Ho voglia di evasione...libri? No, quelli più a Natale, o meglio a Capodanno, quando tutti sono felici e io sola e triste. Ho voglia di distrarmi, di non pensare più a tutto questo lerciume...Domani compro le spezie e faccio i biscotti allo zenzero, ho finalmente trovato le formine dei Ginger bread men!
Sì, domani faccio gli Omini allo zenzero con la glassa colorata e i confettini per bottone.

And fuck everything else.

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