giovedì 30 dicembre 2010

Perderò la verginità entro i prossimi 3 mesi e mezzo


Tra meno di quattro mesi compio 28 anni.
Entro meno di quattro mesi perderò la mia verginità.

Sembra una di quelle frasi buttate lì, senza pensarci e quasi come sfida, come aggressiva ribellione alle virtuose consuetudini. All’amore stesso:”Non sei giunto a me, coglione troglodita? E io mi svendo senza ritegno e ti ammazzo. Perché tu sei come le fate, stracazzone: se nessuno crede davvero in te, ti spegni e muori, e oggi non c’è molta gente che crede seriamente in te e ti ricerca e ti nutre. Per lo più nutrono le false unioni materiali e matrimoniali. Quindi hai più bisogno tu di me che io di te, minchione!”. E ora che mi hai sfidato, t’attacchi.

Ho aspettato l’amore. 
L’ho sognato come la più cretina delle bamboccie. Sono sempre stata certa che anche tardi, in una qualsiasi, bislacca forma, sarebbe arrivato e mi avrebbe travolta e io avrei avuto la mia favola. E io avrei fatto l'amore la prima, vera, sacrosanta volta, persa tra le sue braccia, penetrata dall’altra metà di me stessa, da quell’unico essere che avrei riconosciuto perché sua è la forma della mia anima.
Cagata assurda. 
Non sono una di quelle idiote che buttano lì verità universali incontrovertibili tratte da specifiche esperienze e quindi assolutamente irragionevoli del tipo: l’amore non esiste chi vi crede ancora è babbeo.
No. Chi sono io per dire se qualcosa esiste o no, qualcosa come l’amore di cui si scrive dai tempi delle piramidi? Nessuno sono io! A mala pena ho la competenza per decidere se esistono i nodi per lacci da scarpa o sono solo nodi generali adattati al particolare!
Ma posso, questo sì e con abbondante cognizione di causa, affermare che, non è in serbo per me, che per me non c’è nessuna seconda metà della mela, nessun amore favoloso e favolistico. Dopo 27 anni, inutile continuare a ripetersi che arriverà. Nun ce sta.
E quindi basta aspettarlo. O meglio. Forse lo aspetterò per sempre, anche inutilmente, perché non posso farne a meno, sono un’inguaribile romantica cresciuta a pane e storie quindi…
Ma non per quanto riguarda il sesso. 
Non aspetterò più di cedere me stessa, di perdermi senza contegno e affannata tra le braccia dell’uomo che amo. Oh no. 
Prima di compiere i 28 anni, sarà con una persona conosciuta da poco o con qualcuno che conosco, farò sesso, perderò questa cazzo di verginità che per me non vuol dire davvero ma davvero nulla. Non è che non sono mai stata con qualcuno per mantenermi pudica e intatta per l’amore. Non l’ho mai fatto perché volevo fosse grandioso e perché non ne ho mai, davvero sentito il desiderio. 
Ora invece lo sento e penso che non sia una scelta sbagliata farlo senza che ci siano implicazioni sentimentali: sarei più serena, più libera di lasciarmi andare senza paure varie, senza aspettative deluse.

Quindi, ho un progetto e sono determinata a realizzarlo.
E siccome i quasi-quattro-mesi voleranno, devo cominciare a organizzarmi.
E se alla vigilia del mio compleanno non ho ancora realizzato il proposito, userò una banana e tanti saluti!

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