venerdì 31 dicembre 2010

Le mie false amiche- prima parte


Il 30 dicembre 2009. ovvero esattamente un anno fa, fu l’ultimo giorno in cui uscii con le mie amiche di Catanzaro. Una pizza mangiata nella rinomata pizzeria del mio paese. Una serata piatta, niente di che. Le mie uscite con loro non sono certo famose per originalità e spasso. Ma c’è sempre stata quella complicità che deriva dal conoscersi a fondo e dall’accettarsi per quel che si è.

Oh loro sono diverse da me. Hanno sempre con malavoglia guardato alle mio strano modo di essere. Quella mia viscerale passione per i libri per loro non solo era priva di senso ma anche deleteria al punto da proibirmi di tirar fuori un libro quando ero con loro sul lungomare o altrove, perché questo mi avrebbe fatto spiccare tra la massa che mi avrebbe etichettato come “strana” e loro con me visto che mi stavano vicino. E’ esattamente il genere di atteggiamento che derido, ma il fatto che loro me lo propinassero con tanta sicumera, come se fosse roba normale, mi ringalluzziva, mi divertiva. Quale testa bacata può fare un tale discorso? Quale encefalogramma piatto, quale personalità omologata, quale stupidità radicata nelle viscere può concepire un pensiero tanto conformista e malsano? La paura di essere giudicate e di essere considerate diverse, loro non la celavano, la manifestavano in tutto il loro modo di essere e di vestire, di vivere. Invidia, malumori, scelte, anzi, loro due, M&M, sono il prodotto perfetto del bigottismo più becero. Al contrario di altri però non fanno finta di non esserlo, di essere intelligenti e originali. Sono questo e vogliono essere questo. E nonostante io sia esattamente l’opposto, mi ha sempre suscitato una sorta di rispetto divertito il fatto che abbiano deciso cosa essere e che per quanto stupido sia, lo portino avanti con perseveranza. E forse anche il fatto che io risaltavo davanti a loro e ai loro amici di turno per le caratteristiche opposte che avevo. Anche questo credo mi abbia spinto a mantenere un’amicizia negli anni che altrimenti non avrebbe avuto ragione d’essere. Ho mollato persone per molto meno.
Con loro siamo state insieme a scuola, dal terzo anno delle superiori in poi, sedute vicine, anzi io al banco davanti, sola il terso anno poi con un’altra befana. Io ero la dispensatrice di compiti in classe dalla matematica al latino, dall’inglese alla filosofia. Ho sempre saputo che mi tenevano cara solo perché garantivo loro la possibilità di superare l’anno scolastico anche se senza lode e con qualche infamia. Ma non è mai pesato. Ero così sola…
Quando optai per Cosenza invece che Roma, per l’università, tra le ragioni quella della loro presenza a Cosenza con me fu senza dubbio quella che mi fece protendere per l’università di merda dove sono finita. Poi loro non vennero e quel che è peggio me lo dissero solo a giochi fatti. Ci rimasi male, oltre che per questo per molte cose in questi anni, atteggiamenti loro che non mi tornavano, indifferenza o trascuratezza. Ma poi loro tornavano o io mi facevo viva e archiviavo il tutto come mio eccessivo timore di essere fregata, abbandonata.
E’ che c’erano. Un paio di volte all’anno e senza dubbio io dovevo adeguarmi a loro, uscire con i loro amici cretini, frequentare a capodanno o in altre occasioni locali da borghesi con le tarantole al culo che dimenano le chiappe. Il tutto estremamente noioso, per me, ma uscivo, non mi deprimevo sempre a casa da sola. Loro mi volevano! Era così strano,diverso. E…falso. Ma questo l’ho scoperto solo dopo. O forse l’ho sempre intuito e ho fatto finta di niente. Inoltre potevo raccogliere altri dettagli sulla gente, soprattutto i miei coetanei, e schifarmi ulteriormente del loro piattume, della loro stupidità. Era divertente in qualche modo.

Per farla breve dovevamo vederci in agosto (questo agosto) con M&M, ma visto che finalmente hanno raggiunto il loro scopo di farsi un gruppo di amici minchioni con cui fare tutte le loro cose minchione, non hanno trovato tempo per me. Andiamo per ordine.
Il nuovo gruppo: mi è capitato di passarvi una serata sono un branco di mentecatti ridanciani e modaioli, che per giunta si credono divertenti e ganzi e troooopppo coooool! E spiritosi, e che non fanno che osannare la loro compagnia e quanto la loro amicizia sia forte, salda e ovviamente, coooollll! In realtà non è neanche un affetto sincero che li lega, solo la necessità di avere qualcuno con cui fare delle cose. Si sono trovati e adeguati. Squallido.
Le cose che fanno? Locali - lungomare; lungomare-locali; discoteche-lunapark; crociere-mare; vacanze-picnic; locali-lungomare.

Le tappe della fine di una grande minchiata di amicizia:

  1. In Agosto le contatto per uscire. Mi dicono che non hanno posto in auto e che devo provvedere da sola. Dico loro che posso andare sola ma al ritorno devono accompagnarmi. Non rispondono. La sera gli invio sms dicendo che se non possono non fa niente. Loro dicono che si sono scordate di rispondere e che non escono più. Non vero: escono ma non avevano né posto né voglia di stare con me, preferivano stare con la compagnia di babbei a babbeare.
  2. Mandai un sms a una di loro per chiederle se voleva venire al concerto di De Andrè-figlio, con me. Non mi ha risposto.
  3. Le salutai prima che partissero in crociera e mi assicurarono che la prima cosa che avrebbero fatto una volta tornate sarebbe stata uscire con me.
  4. Tornarono dalla crociera, passò una settimana senza che si facessero vive, le contattai io chiedendo loro se uscivamo. Non mi hanno risposto.
  5. Passato un mese di silenzio inviai loro quello che doveva essere un messaggio scherzoso. Ok sono pronta ad ammettere che possa essere preso per messaggio serioso, ma è molto difficile che accada, inoltre ho precisato dopo lo scherzo ma non è servito niente. Il messaggio non lo ricordo bene ma era pressappoco così: “Brutte stronze!!! E meno male che dopo la crociera la prima cosa che avreste fatto era quella di uscire con me! Seee col ciuccio! E’ passato un mese e niente, da quando vi siete fatti la nuova compagnia siete diventate antipatiche” E a concludere una faccina con i denti stretti. Fraintendibile? Forse anche se delle persone che mi conoscono da 12 anni non dovrebbero fraintendere.
  6. Una delle M mi risponde. Credo fermamente che questo messaggio sia opera sua perché lei è cattivella e maliziosa e opportunista molto più dell’altra, ma l’altra M con cui ero più i sintonia (non è cattiva, solo opportunista e ariete come me) non ha mai preso le distanze, mai fatto neanche uno squillo. Anzi neanche ha risposto alle mie chiamate poi. E’ che fanno le amichette del cuore. Su facebook si scrivono tanti di quei messaggini smielatini tipo “Sei la mia luce” “ amiche del cuore forever” “sarai sempre la mia tiramisù” “Gattina” un po’ molto da lesbiche a dire il vero. Agiscono sempre insieme e nello stesso modo senza che abbiano una personalità indipendente, a se stante. E non credo che la M2 abbia abbastanza palle per fare qualcosa di discordante alla M1.
  7. Comunque il messaggio che mi ha sbriciolato addosso 12 anni di amicizia, che mi ha fatto capire quanto io conti poco o nulla per le persone che mi stanno vicino è così fenomenale e terrificante che merita un suo post a parte, il prossimo. Una prima pagina…Qui continuo con l’evolversi della cosa.
  8. Ho quindi, subito dopo, risposto esterrefatta e con le mani tremanti che il mio voleva essere un messaggio scherzoso per richiamarle e uscire insieme e che chiedo comunque scusa se ho offeso qualcuno non era mia intenzione visto che scherzavo. Che non mi aspettavo tanta ingiustificata acrimonia nei miei confronti e che non le avrei più importunate visto che sono stata un tale peso per 12 anni.
  9. Non si sono fatte più sentire.
  10. I primi di novembre sono stata nella loro città, qui vicino. Era sabato e volevo approfittarne per parlare con la M che non ha scritto il messaggio (anche se poi non avendo preso le distanze…non sono poi così sicura che lei non abbia niente a che fare con la stesura di questo, chiaro è che lo condivide). Così l’ho chiamata ad entrambi i cellulari, ad orari diversi. Uno squillava senza che lei rispondeva. L’altro era chiuso e quando pomeriggio ho ricevuto l’annuncio che era stato acceso, lei avrà ricevuto quello delle mie chiamate. Non si è fatta sentire, neanche con uno squillo.
  11. Dopodiché c’è stato qualche messaggino su face book generale che può farmi credere che si indirizzato a me in cui si inneggia all’amicizia e alla necessità che si superi l’orgoglio perché quando persone si sono volute bene ecc, ma non hanno fatto niente di diretto e resta che M2 non mi ha VOLUTO rispondere al cellulare pur di non fare qualcosa che alterasse la sua amichetta idiota. Oppure non aveva le palle di affrontarmi, chissà.
  12. Ho risposto con un messaggio altrettanto generico scrivendo che erano detestabili le persone che parlavano tanto di amicizia per poi non rispondere alle chiamate o scrivere che ti hanno fatto del bene ad uscire con te e che  qui chiudevo con un messaggio che tanto squallore ha portato nella mia vita.
  13. Loro hanno inserito altri messaggi scemi su come loro sono persone rette, vere amiche e che se non parlano sono arrabbiate e che chi non le vuole non le merita.
  14. Il fatto che non si sono fatte più sentire…mi pare chiaro che hanno preso la palla al balzo per liberarsi di me e uscirne con la coscienza (secondo i loro criteri) pulita.
  15. La cosa finisce qui, non credo ci sarà un seguito. E so che non dovrei neanche pensarci visto il messaggio (nel seguente post) e visto che, dopotutto, sono persone così squallide da concepire l’amicizia come fare la carità; da dover creare su fb un profilo di un tizio muscoloso finto che faccia loro la corte per tirare acqua al loro mulino; e soprattutto da non concepire neanche la possibilità di un’adozione. Lo so che non c’entra ma sono persone che non adotterebbero mai un bambino perché non potrebbero amarlo se non fosse loro. La trovo la cosa più orrida del mondo e la dice lunga sulla limitatezza dei loro sentimenti.
  16. Quindi…non perdo nulla, giusto?
  17. Però loro, con tutto questo loro squallore sono amiche per la pelle, non sono mai sole, si divertono, hanno un appoggio, e hanno amici, io che mi credo così retta e profonda, sono sempre sola, scansata e abbandonata. Che ci sia qualcosa di sbagliato nel mio modo di vedere le cose? Che il mondo vada al contrario?

4 commenti:

  1. non era amicizia... se lo era, comunque era monodirezionale
    e non dovresti rimanerci male

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  2. Però ci sono rimasta lo so che non dovrei razionalmente ma mi famale un sacco, incosciamente

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  3. porca vacca....mi sorpeendo di come tu abbia fatto per 12 anni ad avere ste poracce (detto a alla romana) di amiche...vergognarsi di portare un libro in spiaggia...O_O....cioè gia qui erano da SCARTARE....cioè che tristezza...ti dico...la gente che ha tanttttttiiiiissssimi amici...è la più sola di tutte...perchè quel tipo di amici c'è solo finchè la giostra gira bene...quando le cose diventano fuori dalla loro normalità...l'amicizia si dipana come nebbia....non ci hai perso nulla...hai solo investito sentimenti verso persone sbagliate capita nella vita...capita spesso...la mia ex migliore amica andava a letto con il mio primo amore...io da lì ho avuto una frattura dentro....vedi...le persone di merda riempiono il mondo!

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  4. Allora cambiamo mondo. Come si fa?
    Quella della migliore amica al letto col primo amroe è davvero tosta...io ho fatto sempre fatica a fidarmi e trovare persone con cui star bene e andare d'accordo e fare cse che mi piacciono anche per le mie delusioni in fatto d'amicizie (chepoi si sono sempre rinnovate perchè per una ragione o un'altra sono spariti tutti) ma anche per te deve essere stata dura fidarsi di nuovo di qualcuno...

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