giovedì 14 aprile 2011

Tra catarsi ed esistenze vane


- 1 giorno al mio compleanno

.... ma io ho solo paura che davanti abbia un altro anno identico al precedente, a tutti i precedenti, inutili anni della mia vita.
Perchè non riesco a capire il senso della mia esistenza? Perchè non riesco a risolverla in qualche modo questa vita? Possibile che tutto il mio esistere sia questa protensione perenne e ricorsiva e dissacrante e mutilante, verso il disvelamento di un'incerta ragione che mi liberi finalmente dal giogo paradossalmente oppressivo del niente?
E se non dovesse davvero succedere niente? E sa le mia vita dovesse continuare a essere niente?
Non resisterei...

Ma probabilemnte mi dò solo molta importanza. Non ne ho e niente ha in serbo il destino per me. Anche se sono diversa e ho fatto scelte diverse dalla media, questo non mi rende speciale. Sono solo arrogante a pensarlo e stupida a non vivere in attesa di un "succedere" più adeguato a me e, in definitiva, romanzato e patetico. Io sono patetica.

Per il momento ho deciso di giocarmi anche la vigilia del compleanno con tutte le carte che ho. Poche in effetti. Ho studiacchiato stamattina, non molto ma ho alleggerito il peso sulla coscienza. Ora faccio una bagno con sali all'iris e orchidea e poi esco, faccio una passeggiata defatigante, me ne sto mezz'oretta in libreria a sognare libri che non posso leggere. Vorrei spararmi un frappè al lampone mentre passeggio nel mio solito angoletto sperduto, il punto del paese che preferisco e tappa fondamentale di ogni mia uscita, ma vedo se riesco a resistere e me lo pappo domani, il frappè.

E stasera il grande cloù: farò un cheesecake al cioccolato! Trovare la ricetta giusta è stato arduo e non sono sicura sia perfetta, ma è davvero tanto che volevo provarlo e ho una voglia matta di cucinare dolci, come fossero una soluzione catartica alla mia stanchezza, come se riempissero il mio vuoto non solo impegnandomi  nella mistica della cucina - nella fusione alchemica di ingredienti che tanto mi fanno somiliare a una strega -, ma anche con il loro aroma, di sogno spesso e concreto, il colore di altro universo, il sapore rinvigorente ogni depressione, l'aspetto di dischiuso incantesimo floreale.

Ovviamente è prevista anche la supertorta di mamma e pomeriggio viene un'amica di mia madre per fare con lei la pastiera e per conferire al mio giorno quella connotazione pasquale che mi rispolvera entusiasti di bambina ormai sopiti.

Non so quello che mi porterà l'anno dei miei 28. Per ora voglio solo godermi il mio 15 aprile come se questo fosse davvero il mio giorno speciale, e non pensare a niente.

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