giovedì 28 aprile 2011

Odio vivifico 5, ovvero amici amici, amici 'u cazzu

Ho abbandonato lo sviluppo dei punti che mi ero riproposta di elaborare in questo post "Vivifico, rinvigorente, giustificato odio". Questo lo avevo un paio di mesi fa. Me l'ero scordato ma siccome ormai è scritto non lo butto mica via. E non è detto che nont rovi tempo e voglio per sviluppare gli altri due punti restanti nei prossimi mesi. Chissà.

   5) i miei presunti amici, a cui avrei dato tutta me stessa e che non l’hanno voluta, nonostante si sforzassero di dire il contrario, avessero almeno le palle di dire che non mi vogliono come amica invece di fare i preziosi del cazzo.

Mi hanno tutti sbattuto la porta in faccia fino a farmi cadere il naso e io a inseguire a cercare di capire ad ammettere i miei difetti a perdonare, per cosa?
Avere di nuovo la porta battuta sul naso.
S’impiccassero io non rincorro più nessuno. Non che a loro importi perché sono tanto presi da loro stessi da non accorgersi neanche della mia assenza, perché non hanno idea di cosa sia l’amicizia. Io ho avuto pochi amici ma sono stata per loro un amica vera, non perfetta per carità, magari sbagliando per carità, ma vera e sincera e ci sono sempre stata, cazzo, sempre. E loro lì, di volta in volta, di anno in anno, a inventarsi scuse e sparire. O a sparire senza scuse. Non c’è scusa che tenga: sei un fottuto babbeo che non ha più bisogno di me. Ecco la realtà dell’amicizia, che tuttila capiscano infine.

Per la mia amica che aveva il padre malato mi sono ricaricata il cellulare per chiamarla e distrarla, ora il padre sta bene e lei, sparita.

Per l’amico con cui ho parlato per anni ininterrottamente,per ore, che si è trovato la ragazza e a che gli servo io più?

Per il troglodita del cazzo che mi ha trattata di merda e a cui io non ho mancato mai neanche di fargli un augurio di buon compleanno nonostante lo stronzo non mi cagasse di striscio. E lui, fresca fresca questa eh, neanche mi ha risposto per ringraziarmi, sai…fare i preziosi piace tanto agli sfigati solo così si possono sentire Dio visto che in realtà sono cacca. Magari un dio di cacca, ma sempre merda sono.

Poi ci sono quelli che ti cagano solo quando hanno delle mire per poi dileguarsi immediatamente dopo.

Quelli che fanno i preziosi per darsi un tono e non ti contattavano aspettando che sia tu a farlo.

Quelli che s’inventano storie affinchè possano liberarsi di te con stile o almeno quello che nella loro testa bacata viene spacciato per stile.

Quelli che ti dicono che ti sono amici per non cagarti mai, sono i peggiori perché non hanno neanche una palla su due per dirti che non lo sono tuoi amici.

Addirittura quelli che ti giudicano, non bastando già parenti e universitari e avallano la pretesa di dirti come sei e perché lo sei e che a loro scoccia, altezzosi e pignoli che non sanno guardare i loro difetti e mettono in risalto quelli altrui per non sentirsi troppo scemi tutti insieme.

Il punto è che per me amicizia vuol dire una cosa e una sola, la interpreto solo in una maniera e la porto avanti così. Ho capito una cosa da tutti questi fallimentari rapporti di non-amicizia. Non che ognuno interpreta la sua personale idea di amicizia, magari fosse questo.
Nessuno vuole perdere tempo a essere davvero amico, amico nel mio senso, quello sincero, trasparente e totale. Amico serve a riempire il tempo, amico serve a uscire, amico serve se hai qualche mira nei suoi confronti. Quando l’amico non serve più o non riempie più i buchi adeguatamente, l’amico non serve più.
Io non mi posso adeguare a questo modo di vedere le cose. Perché io non sono così, grazie agli dei. Quindi facessero i preziosi e giudicassero e ignorassero quanto vogliono per quel mi riguarda, possono insudiciarsi di ego tronfio tutto il tempo, con me hanno chiuso: non mi piacciono amici così, non mi piacciono persone così, non mi piacciono scarafaggi e insetti così.


P.S.: Prego notare la particolare velenosità dello scritto. Stavo davvero incazzata all'epoca. Che scema ero a prendermela tanto.

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