martedì 12 aprile 2011

Quando subentra la crisi

- 3 giorni al mio compleanno

...ma sto in crisi, tragica, funesta, furibonda crisi.
Ho finito di fare la schedatura di uno dei libri che mi servono per la tesi e mi sono partiti, praticamente gli occhi. Il punto è che ho solo un indirizzo molto impreciso su quelka che dovrebbe essere la mia tesi e questo mi ha portato a trascrivere molto, tantissimo.
Già sono solita trovare tutto incredibilmente importante per gli esami e sottolineo e studio quasi un libro per intero ogni volta. Ora, avendo solo un titolo approssimativo che coinvolge un vastissimo campo di indagine filosofica, tutto mi sembra importante.

Quantomeno però seguivo un filo logico e ben strutturato.
Il nuovo libro invece è confusionario e pieno di cose che potrebbero servire tutte e non servire nessuna. Se passo avanti ho l'impressione di tralasciare troppe cose e quindi ritorno indietro, e allora dovrei trascrivere tutto per seguire un discorso sensato, ma subentra immediata l'impressione che sia tutto superfluo e non ne esco fuori. In più il libro è anche molto ma molto difficile e molto, ma molto lungo.

Insomma sono andata in tilt, è arrivato, veloce come la sfiga, il solito senso di insufficienza delle mie capacità, di inadeguatezza ad ogni compito. Le idee hanno cominciate a confondersi, il petto a ostruirsi, il fallimeto netto e totale a gravare, il respiro a diventare affannoso. E ho concluso poco e niente. Ma davvero non riesco ad affrontare quel librone senza sapere davvero cosa mi serve.

L'ho presa male perchè mi ero stilata una mappa con il lavoro digradato nei giorni, e il positivo è che fino a oggi, e in maniera sorprendentemente inaspattata ed esclusiva per i miei canoni, ero riuscita a rispettare perfettamente la tabella di marcia, studiando molto ma anche riuscendo a fare altro.
Questo iato, questo fallo non ci voleva, più che altro a livello di umore che finisce di nuovo sotto i piedi e mi fa andare in crisi totale senza che nessuno venga ad arginarla. E io proprio non ce la faccio più a controllarle da sola le mie crisi.

Quindi, per limitare al minimo i danni, mi sono imposta la calma necessaria a guadagnare una lucidità che mi permetta di correre ai ripari e non gettare i prossimi giorni nel cesso dei giorni sprecati inutilmente.
Il risultato è questo rabberciato programma:
  1. Mettere da parte momentaneamente questo libro;
  2. Andare in libreria a comprare l'altro che, essendo un libro di narrativa piuttosto famoso, dovrebbe trovarsi;
  3. Sperare che ce l'abbiano nella versione econimica cosicché possa usufruire della tessera fedeltà per comprarlo praticamente gratis, altrimenti i soldi non li ho e ho un gran timore a chiederli a mia madre;
  4. Se trovo il suddetto libro, fare nei prossimi giorni la schedatura del detto, sperando che non mi crei problemi analoghi a quello che mollo per il momento: dopututto, non essendo un libro specificamente di filosofia, ma di letteratura con elementi semiotici e filosofici annessi, dovrebbe essere più piacevole, ma potrebbe crearmi diverse difficoltà per la stessa ragione;
  5. La seconda mossa prevede che io mi fiondi all'università il prima possibile, a parlare con la professoressa e definire meglio l'argometo di tesi così che possa non solo lavorare al libro difficile, scientemente, ma possa soprattutto iniziare a lavorare seriamente a una tesi definita. Ho quindi inviato mail ai tutor per farmi dare il ricevimento della prof., si muovessero a rispondermi....;
  6. Qualora non sia previsto ricevimento prima di Pasqua, allora le cose si complicano. Vorrà dire che userò questo tempo per lavorare sul libro che sto per compare (ammesso chelo trovi e per favore stelle, è la settimana dell'anniversario della mia nascita, girate bene almeno in questo periodo); che cercherò di trarre il massimo da quello complesso affrontandone un po' al giorno; che studierò per l'esame.
Il  piano c'è ed è anche abbastanza ricco. Ora devo rispettarlo. Sarà dura. Se le stelle girano e trovo il libro, sarà dura soprattutto non cadere in crisi nocive alla respirazione e alla salute mentale. Ma devo farcela...da sola come sempre, senza l'aiuto di nessuno. Affronterò tutto giorno per giorno e qualcosa riuscirò a portare a termine. Magari sarà poca roba e magari anche di scarso valore. Ma sarà. L'importante è che sia.

Senza tergiversare, visto che per oggi il lavorare sul computer è finito, esco subito. Ne approfitto per fare una corsetta, se riesco, comunque ci provo, ci sto andando tutti i giorni senza correre moltissimo ma va bene anche così. Basta provare. Basta correre un po' di più ogni giorno.
Quindi il programma immediato prevede:
  • chiudere il computer;
  • mettersi reggiseno sportivo e fuseaux e felpa; 
  • andare a piedi fino al lungomare;
  • correre finchè polmoni reggono, magari mi fermo e riprendo, per circa un'oretta;
  • andare a comprare il libro;
  • tornare in spiaggia per cominciare a studiarlo;
  • tornare a casa e fare una doccia;
  • poi scrivere e lavorare un po' sul computer o se sono troppo stanca, o continuare a leggere.
Basta vere un piano, no?

Nessun commento:

Posta un commento