domenica 30 gennaio 2011

Ho sognato...

... di essere sulla cima di una rupe terrosa con qualcuno, una signora anziana, in possesso di Verità Assolute. Nero e fioco arancio erano i colori del cielo, sullo sfondo di un paesaggio biblico. Mi aspettavo le nuvole squarciarsi da un momento all'altro e Dio fuoriuscirvi puntandomi un dito contro con una mano, senza desistere per questo, dal consegnare a qualcuno tavole di leggi con l'altra mano.

La Verità Assoluta non venne però dal cielo in veste di Verbo divino, stavolta. Venne invece in veste di pezzo di carta lurido, incastratosi sotto la suola di uno dei miei anfibi.
L'anziana saggia mi ragguagliò sulla cosa: pare che il pezzo di carta (forse igienica chissà) in questione, scegliesse il suo prescelto attaccandoglisi alle suole delle scarpe. Il fatto che si fosse appiccicato alle mie - profetizzò estatica la vecchia eterea - era segno indiscutibile del mio destino e della mia missione.
"Prova" - disse - "Sbatti il piede in terra. Capirai". E io fessa, lo sbattei. Che altro potevo fare?

La rupe si dimostrò non essere altro che una colonna di terra precaria, scarso Sinai adeguato alla mia scarsa persona, che al comando del mio piede prescelto aprì una voragine e mi fece ruzzolare fino in terra, dove un gatto blu mezzo suino mezzo carapace, mi starnutì di seguirlo nel tunnel del vento...

...nella scena successiva ero tremebonda al cospetto della mia laurea (quindi sì, non ho dubbi che si trattava di un sogno), assolutamente impreparata e con un lavoro scarso in mano, ad ascoltare quanto incompetente e inaeguato al livello raggiunto dal mio corso, il mio lavoro fosse.

Che il tunnel del vento conducesse alla scena amena? Mai lo sapremo...

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