martedì 22 febbraio 2011

A ognuno le sue colpe

"Mia sorella è un' infame", serebbe il titolo più giusto per questo post.
Orrenda tremenda litigata.
Il movente, e qui viene il bello, non c'è. Se non la sfacciata e autoreferenziale malignità della mia sorellina che ha passato ogni sacrosanta ora dal suo ritorno da Roma, a lanciarmi strali in forma di occhiatacce o battutine. Per farla breve si è messa a coprirmi di insulti senza alcuna ragione, una sera, nonostante io avessi fatto finta di non sentire le sue precedenti staffilate. Il bello è che lo ha fatto colpendo quei punto scoperti che sa quanto per me siano pulsanti e dolorosi, come carne viva esposta alle intemperie.
Il succo dell'ingiuria è che io starei pesando economicamente sulle spalle di mia madre, cosa di cui già mi preoccupo abbastanza senza che lei si arroghi il dovere di ricordarmelo, anche se comunque vivendo a casa e non facendo praticamente niente, i soli soldi che uso sono quelli che mi necessitano per l'università e il cibo. Ha detto che lei si è sempre impegnata lavorando a Roma e che si può permettere sigarette a altre cose quando in realtà la maggior parte dei soldi per le sigarette e altro li fornisce sempre mia madre, anche perchè solo due mesi ha lavorato l'anno scorso. Che sono ancora all'università e che aspetto a finire? Che io sono così e si vede come sono messa visto che non ho amici...
Insomma roba del genere.
La cosa che mi ha più urtato è che moriva dalla voglia di vomitarmele in faccia senza ragione, senza che neanche fossimo in argomento. Ci girava intorno da quando è tornata da Roma e ha colto il momento più succulento per farlo, mentre era tutta pucci pucci con la mamma a vedere un film e io facevo capolino solo per prestar loro il mio pc.

Non ci ho visto più. Sarà stata la tensione accumulata per l'esame o il senso di degrado e fallimento che mi sgranocchiano tutto il giorno; sarà stato che so che ha ragione, purtroppo per me, ma che da lei non mi aspettavo queste accuse visto che sa quello che passo soprattutto quando mi vengono rinfacciate certe cose. Inoltre io a lei non ho mai rimproverato nè fallimenti nè altro, ma sono sempre stata accomodante e ho cercato di capire i suoi problemi piuttosto che rinfacciarli solo per mettere su un piedistallo le mie magre faccende, cosa che invece ha fatto lei, LEI che è mia sorella e ha sempre detto di capirmi e di lasciar perdere gli altri.
Sono scoppiata a piangere come una cretina. Le ho urlato che non ha capito niente di me, che lei se ne è fregata di tutto e se ne èa ndata a Roma, io sono rimasta in quell'università di merda a rovinarmi la vita; che sto sempre tappata in casa e non chiedo soldi se non quelli indispensabili al contrario di lei, che la odio per quello che mi ha detto, per la sua cattiveria gratuita ed egoistica nei miei confronti.

Da allora non le ho più rivolto la parola. Non solo per farle capire che davvero stavolta mi ha ferita, ma soprattutto perchè non ho niente da dirle. E questo non mi capita mai. Io ho sempre qualcosa da dirle anche quando lei, il più delle volte in realtà, è presa da cavoli suoi, o è nervosa o, ancora più spesso, mi risponde male.
Stamane è ripartita e non l'ho neanche salutata. Tornerà tra qualche settimana e non so come mi comporterò. Credo che lei si sia sentita un po' in colpa (ammesso e non concesso che riesca a sentirsi in colpa per qualcosa, visto com'è presa da sè stessa), perchè ha provato qualche volta a rivolgermi la parola o a coinvolgermi indirettamente in un discorso.
Ma sono troppo delusa, arrabbiata, triste, rassegnata a non avere nessuno che mi voglia davvero bene, per pronunciare anhce mezza sillaba. In realtà parlo poco con ogni componente della casa, e considerato che non ho molto altro modo di comunicare con altri, sto quasi sempre chiusa in me stessa a studiare col peso sulle spalle di non potercela fare, di non esserne all'altezza, o a piangere. Tanto anche se volessi scordarmelo per un po', quel peso, cercare di respirare qualche boccata d'ossigeno ogni tanto, non potrei: c'è sempre qualcuno, in qualche modo, pronto a ricordarmelo.

Ma se sono così delusa da mia sorella e incavolata con lei, perchè ora che è partita mi manca e mi sento in colpa per il mio comportamento?

Nessun commento:

Posta un commento