mercoledì 23 febbraio 2011

E mò?

Questa volta non è colpa mia. O forse sì, semplicemente per il fatto che è sempre colpa mia, a prescindere, a priori. Ma ripercorriamo le tappe, così, giusto per farci male e perchè forse questo mi aiuterà a decidere se è il caso di mollare tutto e arrivederci.
  1. Il prof. di Filosofia della mente mi dà un nuovo programma per l'esame, inerente all'argomento di tesi visto che il mio è obsoleto.
  2. Devo restituire uno di questi libri in biblioteca perchè è scaduto il termine e la stronza della bibliotecaria di turno, malafarina di nome e di fatto, non me lo fa rinnovare lo stesso giorno.
  3. Ergo resto a Cosenza tutto il pomeriggio aspettando che cambi il turno della bibliotecaria, ma il libro non si trova più: smarrito. "Potrebbe essere in consultazione perchè non risulta in prestito, torni domani".
  4. E io l'indomani ci torno ma il libro è scomparso, faccio richiesta ufficiale di recupero e nessuno lo trova più. Sfiga universale o la malafarina lo ha nascosto per dispetto? Più propensa alla seconda.
  5. Il punto è che sto libro è fuori catalogo e non si trova da nessuna parte, quindi lo prenoto col prestito interbibliotecario: "15 giorni massimo e arriva".
  6. "Oh non si preoccuopi, non è ancora arrivato ma presto arriverà". Sono passati due mesi e non è arrivato.
  7. Avevo calcoto ogni cosa per far sì che potessi studiare quello in 10 giorni (seppur non approfonditamente, ma amen) e avevo studiato nel frattempo gli altri libri.
  8. Non è arrivato e oramai è troppo tardi e siccome è un libro del primo modulo, non mi è possibile dare nè il modulo A nè il B di Filosofia della mente.
  9. Salto l'appello.
  10. E' colpa mia? Certo lo è perchè se avessi pronti entrambi i moduli sarei andata lo stesso al massimo non avrei risposto alle domande su quel libro e chissene, ma così non posso proprio viene meno mezzo programma.
  11. Sona una merda? Questo è oramai chiaro a chiunque in tutti i recessi più sperduti e non dell'universo conosciuto e non.
  12. Sono stupida e incompetente e inetta? Come sopra.
  13. Cosa faccio ora?
  • Opzione 1: mi suicido.
  • Opzione 2: continuo a studiare per l'esame e intanto riprendo la tesi che avevo stupidamente mollato nella speranza di finire prima gli esami e stare più tranquilla. Sperando di riuscire a studiare abbastanza assiduamente e senza pesi sull'anima, finire la tesi, dare gli esami a giugno (non credo siano previsti, ahimè appelli intermedi visto il calendario) e laurearmi entro luglio. 
  • Opzione 3: mollare l'università anche se sono a un passo dalla fine. E' che ho sprecato troppa vita per mollare così. Ma se non riuscirò a concludere niente nei prossimi 15 giorni, mollo e basta.
L'ideale sarebbe darci dentro con l'opzione numero 2. Ma mi conosco: non sono in grado di far filare un programma, di studiare senza pesi in testa, non ci riuscirò, non so davvero che fine farò...
In più si laurerà mio cugino il mese prossimo o in aprile non so. Ha 5 anni meno di me e si laurea. Sarò costretta ad andarci e mi annienteranno. Mi faranno a pezzi, lo so. E se non lo faranno loro, lo farò da sola. Sono a pezzi non riesco a dormire, non riesco a studiare, non riesco a respirare e non posso parlarne con l'unico con cui parlavo, perchè lo annoio, pare.
Non so che fare, non so come affrontare materialmente le ore e le giornate se ogni mio sforzo è impegnato nel cercare di non soffocare. Forse è meglio l'opzione 3 e tanti saluti. Prima di tutto perchè mi sa che a questo punto, dovrò pagare la tassa di maggio e non ho i soldi e non posso chiederli a mia madre e poi sono troppo stupida e impreparata per fare qualsiasi cosa che non sia pulire cessi, quindi perchè affannarsi ancora?

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