martedì 15 febbraio 2011

Chi dice che vivere nei sogni sia un male?

I miei poi non solo sono molto più interessanti, vissuti e intriganti della realtà, ma hanno anche un'ottima colonna sonora. Tranne gli incubi ecco, quelli proprio li lascerei perdere anche perchè non sono poi tanto diversi quella che è la mia vita corrente, ultimamente.

Be' non sto a gingillarmi troppo perchè non c'è molto di che gingillarsi se non andare dritti al punto. E il punto sarebbe che quando mi sono accorta che di sogno si trattava, sono stata ben attenta a serrare le palbebre per non lasciar filtrare un filino di realtà e rompere l'incanto. Quando succede questo strano sdoppiamento, però, è dura mantenere stabile la concentrazione ed è così...strano: una parte di te sa che sei nel sogno e guarda l'altra viverlo ancora, più che sdoppiamento è un triplicamento (o come si dice) della personalità, e la parte che sa, fa la gnorri e cerca di ignorare, ma nello stesso tempo può godersi il residuo di beatitudine che dal sogno deriva. Deve aver funzionato perchè mi sa che sognai un altro po' dopo, anche se ricordo tutto molto labilmente.

Il fulcro del sogno mi vede ospitare nella casa del paese dei miei, due amici che non sentivo da tempo e che hanno bisogno di un supporto logistico per fare non so che da queste parti essendo loro di altre zone d'Italia. Chi sono gli amici? Esistono davvero? Non ne ho la più pallida idea. Anzi forse uno è un mio amico perduto, l'altro un amico dell'amico ...insomma non ho capito bene la dinamica del rapporto che ci legava.
Fatto sta che loro vengono, io li porto a spasso per il caro paese dei miei e loro hanno le mie stesse identintiche rimostranze a riguardo. Solo che al contrario di me le concretizzano spavaldamente e in vario modo, coinvolgendomi.
E sarà che il sogno è il mio subconscio che parla; sarà che ho sempre desiderato più o meno apertamente di agire così; sarà che sono in vena di esplosioni distruttive e castranti, finiamo per dar sfogo alla nostra furia distuttrice e ribelle, arrivando addirittura a boicottare la sacra processione, evento annuale, del santo del paese. Ed è un boicottaggio con i fiocchi e i botti perchè creaiamo un sacco di anticonformistico, sano caos con un piano studiato nei dettagli per mandare all'aria tutta la cerimonia. A cominciare con il trafugamento delle reliquie; la correzione delle litanie religiose con buon black metal e straziante street punk, urlato da ogni angolo del paese; il lancio di preservativi pieni di ambigui composti giallongnoli e pseudo-spermatici; suini che pascolano tra la folla....insomma un sogno catartico e ricco di discernimento per chi vuole capirlo e ascoltarlo. Per gli altri, chissene.

Vorrei tanto avere qualcuno con cui fare cose del genere, o anche cose d'altro genere. Vorrei semplicemente avere qualcuno con cui fare cose. E non solo nei miei sogni. Ma intanto e visto che non ho alternative valide, mi accontento di questi.

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