martedì 21 giugno 2011

La perfezione per un racconto

Il caffè americano è pronto e il suo odere di bronzo arabico riempie la stanza. La casa è vuota a parte i raggi del sole del solstizio d'estate che fanno a gara con il mogano della cucina. E me.
Sveglia dalla 6.00 senza una ragione effettiva, a riempire il silenzio della vita-che-si-sposta-altrove-per-vivere ricercando tracce blues nei primi Who e Led Zeppelin.
Ora finalmente ha smesso di trillare quella chioccia suoneria del cellulare che mia madre ha scordato a casa.

Aspetto questo momento da circa 10 giorni, l'ho volutamente prolungato perchè l'attesa amplifica il piacere, per aspettare che tutte le forze in gioco fossero unificate per rendere il momento perfetto.

Sto solo per leggere un fottuto racconto non sto per scoprire i segreti del misticismo storico mondiale. Ma.
Ma in questa fase della mia vita leggere questo racconto - che poi non è neanche un racconto intero ma solo delle parti estrapolate - non è solo molto importante e divertente, ma anche vitalmente indispensabile.
E me lo voglio godere. Voglio succhiare ogni parola e prenderne tutto tutto tutto quello che può dare. Agli occhi negli svolazzi delle lettere che si fondono nell'immagine di un senso, all'arecchio nel tracciare un battito sonoro, alla lingua che si arrotola per pronunciarle con la sacralità di una liturgia, al naso che ne trattiene l'aroma, al cuore dove arrivano pungendolo di energia, alla mente come linfa per carburare su strade inesplorate. All'anima per essere cullata dal bozzolo di un'esistenza sua/mia/vera/giustaperme: voglio vivere attraverso quelle parole...

Per questo, tutto deve essere perfetto, perchè dopo questo intermezzo, tornerò ai miei studi soffocanti, alla mia eccomisonoioesononiente. E ora lo è, perfetto. Penombra ambrata della mia stanza, suoni lontani e soffocati, ambiente fresco, l'aroma del caffè caldo, la torta di nocciole e mele da spiluccare tra una parola e l'altra, per afferrare meglio dolcezze per me, ancora, inusitate.

6 commenti:

  1. come ti capisco! quei rari attimi dove tutto e lontano ed è come respirare dopo una lunga apnea, consapevoli che dura giusto il tempo di un respiro e poi le inconbenze tornano ad opprimerci! e nessuno meglio di me sa che signica violentarsi sui libri quando gli stimoli sembrano averci abbandonato!
    però ora sono curiosa di sapere di che racconto si tratta!!

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  2. Be' immagino che la mia decantare le virtù benefica di un racconto abbia fatto pensare a un'ordalia o giù di lì. In realtà non è neanche un racconto famoso, è solo un pezzo di un racconto più lungo scritto da una tizia che ogni tanto se ne esce con stralci scritti da lei e che quando li leggo, onostante non siano la perfezione per carità, hanno uno strano effetto balsamico su di me. Così quando scrive qualcosa lo leggo voracemente... tutto qui ;) risultato? Che mi è venuta voglia di scrivere e ho strudiato pochissimo quindi non positivo in bilancio... E tu? Cosa leggi di balsamico? e da cosa scappi? Violentarsi sui libri...ecco è proprio la definizione giusta

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  3. ops ero convinta di aver lasciato il commento ieri notte e invece.. bhe..riassumendo, ti dicevo che è raro per me trovare qualcosa che mi fa il famoso "efetto balsamico" di cui mi dicevi! l'ultima volta è successo con "norwegian wood" di Murakami anche se ultimante sono entrata nel periodo "regressivo" della mia vita (nel senso che per evolvere bisogna evere basi stabili e nelle mie c'è una falla che sto cercando di riparare quindi sto nel limbo in attesa rivivendo esperienze del passato) così ho ritrovato un vecchio libro che mi aveva cambiato la vita all'epoca (15 anni) e ora lo sto rileggendo con la testa di una donna di 30anni cercando chissà quale illuminazione o emozione che mi aiuti a fare il salto in più di cui ho bisogno! quindi, come te, mi seleziono momenti speciali, di pura perfezione, dove leggo e dove soppratutto posso sentirmmi più in contatto con me stessa!

    ad ogni modo, da affamata di "racconti" che abbiano un certo influsso su di me, hai scatenato una curiosità incredibile!!!

    e...PS: anche il tuo blog è una bella fonte di emozioni che comprendo maledettamente bene! mi piace molto come scrivi!

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  4. Grazie mi fa piacere ti piaccia quello scrivo anche se in realtà scrivo pochissimo erchè non è che sono molto in vena in questo periodoe come te, non sto passando un momento idilliaco, una merda vera e propria, ma se mi chiedi il mio momento idilliaco quando è stato mica te lo so dire sai? La cosa che mi fa + piacere è che dici che comprendi "maledettamente bene" ciò che scrivo perchè è veramente molto raro chequalcuno comprenda e se sei simile a me lo saprai fin troppo bene. Perciò ti chiedo un se hai una mail o un contatto msn così possiamo provare a parlare non riesco a vedere il tuo blog...se vuoi fammi sapere
    a presto

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  5. :/ l'ho dovuto rendere privato perchè orami troppe persone indesiderate leggevano e non sai le umiliazioni! non che mi vergogno di ciò che scrivo (sempre in chiave molto malinconica!)ma si sa la gente è cattiva e io non sono abbastanza forte in questo periodo per farmi scivolare addosso proprio tutto quanto!
    Ricordo che anche tu mi leggevi, infatti il link al tuo blog me lo avevi lasciato nei commenti!
    In effetti abbiamo un pesiero affine...o almeno una storia di vita simile (vedi limbo università alla soglia dei 30 tu e in crisi dei 30 io! oppure una simpatica famigliola che ama fare i paragoni con gli altri! apro una parentesi nella parentesi: sono in psicoterapia per questo :D)

    ti lascio la mia mail (che è quella ufficialmente ufficiale anche per msn che però non uso spesso)
    aurynsilvia@hotmail.com

    :) è raro trovarsi affini di questi tempi!

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  6. Sì rarissimo ti ho aggiunta su msn sia mai che entri... mi pare di ricrodare qualcosa del tuo blog ma sai che ti dico? Che da una parte se ci sono contestatori è perchè:
    1) quello che scrivi vale la loro attenzione/interesse/disillusione;
    2) probabiolmente hanno qualcosa da invidiare o si sentono toccati in prima persona;
    3) cercano di stuzzicarti.
    Il che è sempre e comunque meglio di chi legge e manco si degna di dire la sua (per la serie niente palle, niente che ti suscita quella che leggi, niente pensieri nè interesse per quello che scrivo allora che cazzo ti leggi?!!!)come nel mio caso, anche se ho cercato in tutti i modi di limitare che persone che conosco sapessero di questo blog. Voglio solo scrivere sai quanto mi gfrega comunque se lo leggono?
    Mi pare di ricordare qlc del tuo blog...
    Sono stata anche io da una psicologa per un po, ma ho mollato anche se cazzo se mi servirebbe... a te come va? Fammi indovinare: sei tu in guerra con l'università e/o società/borghesi/sistema/te stessa/una vita che non senti tua e che non riesci a plasmare in tal senso?

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