sabato 23 luglio 2011

Ripartire

Svegliarsi un sabato mattina e non dover andare a lavorare dopo due, dico due, settimane di giornate intere a fracassarsi qualsiasi parte della propria anima là dentro. Avere una giornata tutta per se stessi e godersene ogni attimo come fosse un bene prezioso e insostituibile, dà ai piccoli momenti della mia quotidianeità, una magia che era andata persa, da troppo troppo troppo...

Eh sì...perchè ora lavoro. Non il lavoro che volevo, ma pur sempre lavoro. Mi ammazzo, ma pur sempre lavoro. E mi sento viva e con le spalle coperte, perchè ora che lavoro, i malvagetti non possono toccarmi, le loro pungolate di malignità e invidia repressa, non mi sfiorano nemmeno.

I lati negativi sono che studio e altro ne risentono. Ma non importa, cercherò di trovare il tempo per tutto. Soprattutto per quei libri che ho troppo abbandonato e che ora mi chiamano urlanti, come le anime morte di Gogol.

Se riuscirò a scrivere su questoblog sarà solo qualche riga, qualche spezzone. Il tempo libero che riuscirò a racimulare sarà prezioso e lo dedicherò a quelle poche persone che amo e con cui parlare non mi dà l'impressione sgradevole di buttare tempo nel vuoto, a progetti che mi frullano in testa. E a me. A me e me e me e me. Ma cercherò di mantenere vivo questo blog, per quanto potrò.

E riparto. Da qui. Da oggi. Dal mio primo e forse unico giorno da qui ai prossimi due mesi.

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