In questi due mesi di lavoro mi sono sucesse molte cose, ho attaversato talmente tanti stati d'animo, alcuni addirittura inediti, che potrei scriverci su un decalogo completo di questi comprensivo di misure di gestione per ognuno di essi.
Non farò niente di tutto questo. Ma una cosa la voglio dire. Su tre sedi in cui ho lavorato in due mi sono trovata benissimo, non in quella del mio paese. Tranne che per tre o quattro di loro che sono persone bellissime che spero di risentire, gli altri sono degli emeriti coglioni. Ripeto: emeriti coglioni. E stupidi.
Ricordo come cercassi di stabilire un legae,di arlare di spiegarmi di ESSERE e come loro a malapena ti rispondevano, per non considerare quelli che ti guardavano come fossi caduta dalla luna e fossi una inutile palla al piede. Ripeto solo poche di queste persone mi hanno lasciato qualcosa e non ho intenzione di perderle. Gli altri si fottano.
Nonostante tutte le scomodità che lavorare fuori sede mi ha comportato, sono felice che mi abbiano trasferita perchè ho potuto conoscere bella gente che mi ha arricchito e fatta crescere in tutti i sensi.
Ed è indicativo che tra tutta questa bella gente, del mio paese ce ne sarà al massimo una. Molto indicativo...
Blog senza censure. Metto a nudo me stessa come se un Grande fratello tenesse puntate le sue telecamere nella mia anima ribelle, punk e borderline. Scriverò ogni dettaglio, più o meno sordido che sia, della mia vita che odora di libri, salsedine, peonie e torta al cioccolato, dove caos e autodistruzione lottano contro la morale dei benpensanti e dove fioriscono universi alternativi sotto un cielo di lamponi. Mi svendo raccontandolo, che interessi a qualcuno o no. And fuck everything else.
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