Se ora cacciassi fuori l'urlo più dirompente mai udito,
tale da frantumere tutte le superfici e gli oggetti di vestro di questo stupido paese,
se io urlassi fino a sdoganarmi lamandibola e a frantumarmi le corde vocali,
fino a svuotare di ogni atomo d'ossigeno i miei polmoni;
se gridassi fino a farmi esplodere i timpani,
se anche articolassi le più sacrileghe parole,
le più scempie bestemmie che mondo e storia abbiano mai udito,
nessuno mi sentirebbe.
L'urlo si frantumerebbe sulle pareti della campana di spesso acciaio in cui sono incapsulata
e mi si ritorcerebbe contro in lamine mortifere.
E nessuno lo saprebbe.
Proviamo?
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