Avevo fatto strada lavorando per il circo e quando dico strada non
intendo la carriera ma intendo strada vera, solo strada vera. Ho visto
tutto il mondo girando in carovane, era come una famiglia, ci
chiamavano i gitani, ho visto l’equatore poi case fatte in ghiaccio, io
non ero l’acrobata, io ero il pagliaccio e mi pagavano per piangere
ridere e cadere, schiaffi, schiaffi e calci nel sedere ma il destino
non deraglia per venirti a cercare "trovare i binari per farsi
investire!" diceva mio nonno capostazione che vide da vicino le ruote
di un vagone nell’ultimo istante prima di morire ed io che pensavo
continuasse a scherzare ma l’unico modo per fare è fare sul serio ed
ora ricordo che piansi, per lui piansi sul serio.
Blog senza censure. Metto a nudo me stessa come se un Grande fratello tenesse puntate le sue telecamere nella mia anima ribelle, punk e borderline. Scriverò ogni dettaglio, più o meno sordido che sia, della mia vita che odora di libri, salsedine, peonie e torta al cioccolato, dove caos e autodistruzione lottano contro la morale dei benpensanti e dove fioriscono universi alternativi sotto un cielo di lamponi. Mi svendo raccontandolo, che interessi a qualcuno o no. And fuck everything else.
sabato 23 luglio 2011
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