In questo momento probabilmente, stanno chgiamando l'appello.
Avrei dovuto dare il mio ultimo esame.
Avrei dovuto essere libera stasera.
Avrei dovuto piantare la prima pietra, lasciarle il tempo di mettere radici, crescere e fiorire con la fine di questa follia devastante che sono stati gli ultimi 10 anni e l'inizio della mia libertà.
Avrei dovuto iniziare a vivere stasera.
Non ci saranno fiori di granito. Solo lacrime, quelle si, graffianti come la pietra e di pietra il peso nel petto che mi impedisce di respirare. Non credo di superare i miei drammi con la fine dell'università, ma sarebbe un passo, sarebbe un inizio. E' un simbolo. E' una catena in meno. E' la conferma che, nonostante tutto, essere viva, posso fare qualcosa, posso vivere. Non essere niente. Non essere invisibile e inadeguata a tutto e tutto. E' la speranza. Come un fiore.
Di pietra.
Blog senza censure. Metto a nudo me stessa come se un Grande fratello tenesse puntate le sue telecamere nella mia anima ribelle, punk e borderline. Scriverò ogni dettaglio, più o meno sordido che sia, della mia vita che odora di libri, salsedine, peonie e torta al cioccolato, dove caos e autodistruzione lottano contro la morale dei benpensanti e dove fioriscono universi alternativi sotto un cielo di lamponi. Mi svendo raccontandolo, che interessi a qualcuno o no. And fuck everything else.
giovedì 23 febbraio 2012
Rock's flower
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