Scritto il 24 maggio 2009
In un mondo che...
snocciola ore verso la sua inevitabile fine, la vita prosegue lineare e sensata ricalcando le orme di un imperscrutabile destino. Manifestazioni di questa sensatezza si ritrovano in ogni dove nel creato, ma è nella civiltà, nel sociale ludibrio del quotidiano che la naturalezza del sensato acquista tutta la sua levatura.
Abituati all'umana logicità imperante, tutto logicamente archiviamo.
Cosicchè se mentre te ne stai sbracalato sul divano a zappingare ti si profila davanti la pubblicità di un noto detergente intimo, la tua annoiata reazione a questo sensato evanto sarà...un'annoiata reazione, appunto, perfettamente dotata di senso logico. Se, sempre codesto spot pubbicitario, manda in sovrimpressione gli esiti della campagna “prima di tutto donne” e ti informa che “8 donne su 100 sono state perseguitate da un ex” e che " tot donne su 100 lavorano e crescono figli", la tua reazione sarà fugacemente interesseta o vagamente menefreghista, ma comunque, anche in questo caso, perfettamente sensata. Se poi tra un "tot donne su 100 non può avere bambini" e un altro "tot su 100 rinuncia alla sua carriera per la famiglia", appare un esito quale “42 donne su 100 si sentirebbero più sicure con le ronde cittadine”, il tuo radar di senso vacilla un po', sbanda, si eclissa un attimo e allorchè confuso e meditabondo, si rialza e torna al suo posto.
Il motivo per il quale un detergente intimo c'entri con le ronde cittadine è e resta un mistero da pubblicitari che inizialmente, rabdomante in campo di grigistra materia, il tuo radar di senso cerca di svelare (c'entrarà qualcosa con il fatto che in Parlamento stanno proprio in questo momento cercando di istituirle?), per poi mollare la presa e lasciarsi cullare dalla più naturale, spontanea e frequente accettazione di un evento in quanto sensato.
Ma il danno è fatto. Il tuo vettore di senso, che tanto faticosamente avevi sedato, è stato stimolato e ora vaga come una bussola impazzita chiedendosi il perchè di questo e quello, il senso di A, B e anche di C! Di C, capisci!
E così il fatto che la Mediaset intenti causa a Youtube e che Berlusconi voglia regolarizzare internet ti sembra una lampante dimostrazione di come la democrazia vacilli sempre più in Italia, uccisa a colpi di mortaio come un'antica sequoia che ha fatto il suo tempo.
E così ti puzza la tua collega che lamenta ai quattro venti la sua povertà e si compra una Minicooper nuova fiammante.
E così vedi nell'ossessione al comando del tuo sbambolato vicino e nella sua pretesa di possesso di antri condominiali, una necessità di prevaricazione e una subconscia sete di superiorità e potere che ti svela ulteriori mali social-umani.
E così sveli nell'apparente e puro amore di coppiette in fiore che convolano a sante nozze, un fondo di barboso e totalitario desiderio di arrivismo, che spinge la celere sposa (e il suo previdente sposino ) a fare il "grande passo" prima o insieme all'amica o alla cugina o alla cugina dell'amica per garantirsi un primato orgoglioso nel podio "quelli-che-nel-paese-si-sposano-prima-degli-altri-e-prima-di-una-certa-età. E sempre osservando questi boccioli in amoroso contegno, un altro più squallido desiderio ti si para lampante davanti agli occhi: è il caso di TRE sorelle che sposano TRE fratelli, i quali fratelli sono ricconi avviati nella ditta di famiglia e il caso ha voluto che l'amore sbocciasse per tutti e tre questi consanguinei da parte delle tre consanguinee a caccia della preda più vantaggiosa.
Paradosso: l'affannosa ricerca del sensato ti porta solo a svelare la sua mancanza.
Ma chi te lo fare? Ristabilisci l'equilibrio e accetta tutto come perfettamente logico e naturale. Ne guadagnerai in salute e in società, perchè sempre meno ti chimeranno "strambo", "strano", "diverso".
Fai come faccio io: ignoro la mia "lancetta del sensato" che rulla e gira come un'ossessa, anestetizzo la mia mente perdendomi in un mondo di arte e bellezza, di poesia e fantasia.
Quindi, mentre le spose si accapigliano per accaparrarsi il miglior partito in nome dell'amore, io cerco quest'ultimo percorrendo i profili e i colori degli Ukiyo-e
Mentre gli italiani sprofondano verso lidi storici già calcati scegliendo malamente i politici che li governano e vantandosene pure, io mi lascio sprofondare nei versi di Emily Dickinson
Except to Heaven, she is nought.
Except for Angels - lone.
Except to some wide-wandering Bee
A flower superfluous blown.
Except for winds - provincial.
Except by Butterflies
Unnoticed as a single dew
That on the Acre lies.
The smallest Housewife in the grass,
Yet take her from the Lawn
And somebody has lost the face
That made Existence - Home!*
Mentre la gente si affida al caso e nel caso crede come fosse un dio consacrato, io mi perdo in mondi letterari, mi postpongo in altre coscenza, in pensieri di persone illuminate e speciali**
A torto e a ragione io scelgo l'oblio del sensato. D'altronde "cogitationis poenam nemo patitur"***. Finchè dura.
*Eccetto per il Cielo, è nullità.
Eccetto per gli Angeli - sola.
Eccetto per qualche Ape vagabonda
Un fiore sbocciato inutilmente.
Eccetto per i venti - provinciale.
Eccetto per le Farfalle
Ignorata come una goccia di rugiada
Che giace sul Terreno.
Una minuscola Massaia in mezzo all'erba,
Eppure strappatela dal Prato
E qualcuno avrà perso il volto
Che rendeva l'Esistenza - Familiare!
**Che nella fattispecie sono: Marcel Proust, Doroty Parker e Che Guevara.
***Nessuno può subire una pena per i suoi pensieri
Blog senza censure. Metto a nudo me stessa come se un Grande fratello tenesse puntate le sue telecamere nella mia anima ribelle, punk e borderline. Scriverò ogni dettaglio, più o meno sordido che sia, della mia vita che odora di libri, salsedine, peonie e torta al cioccolato, dove caos e autodistruzione lottano contro la morale dei benpensanti e dove fioriscono universi alternativi sotto un cielo di lamponi. Mi svendo raccontandolo, che interessi a qualcuno o no. And fuck everything else.
mercoledì 28 dicembre 2011
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